Sanità, Calandruccio (FSI USAE) chiede le dimissioni del commissario Cotticelli

Il Dirigente Nazionale della FSI USAE Pasquale Calandruccio chiede le dimissioni del Commissario per il piano di rientro Cotticelli per aver completato lo sfascio sia nella sanità pubblica che in quella privata .

"L' ultimo danno causato risale a qualche mese addietro per non aver rinnovato la proroga ai precari dislocati su tutti gli ospedali Calabresi di aver bloccato le assunzioni delle graduatorie concorsuali aperte e per completare il danno ha bloccato pure la mobilità extra Regionale mettendo in grave crisi sia i servizi ospedalieri che quelli territoriali e anche il personale Medico, Paramedico e Operatori Socio Sanitari che per mancanza di personale sono costretti a fare turni massacranti e quindi non hanno quella serenità a svolgere i propri doveri con grande professionalità di cui sono capaci".

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"La sanità pubblica Calabrese ha bisogno di una grande riforma strutturale tale da eliminare gli sprechi , tenere sotto controllo la spesa farmaceutica , aumentare i posti letto e creare un forte accordo di supporto con la sanità privata che è ampiamente dimostrabile che le strutture sanitarie private hanno svolto e continuano a svolgere un importante ruolo quasi sempre sostitutivo alla sanità pubblica e costituiscono punti di eccellenza rispetto alla richiesta , è indispensabile dare la possibilità di mantenere i livelli occupazionali e la qualità dei servizi aumentando i budget che sono fermi a dodici anni addietro l'unica Regione che non ha applicato il nuovo prezziario delle prestazioni sanitarie private è stata la calabria che si distingue sempre in modo negativo ,quindi ne la politica , ne il commissario Cotticelli si adoperano a creare delle strategie per bloccare l'emorragia della migrazione sanitaria fuori Regione che si aggira al 35% comportando una spesa di 350 milioni di Euro all'anno che assorbe l'85% del bilancio Regionale

Tutto ciò non interessa ne ai politici che pensano esclusivamente alle nomine delle poltrone dei Direttori Generali per poterli gestire e coinvolgerli nelle campagne elettorali , mentre al Commissario per il piano di rientro interessa soltanto fare passerelle visitando gli ospedali che stanno cadendo a pezzi senza risolvere nessun problema anzi vengono chiusi interi reparti tutto a discapito dei lavoratori e dei cittadini.

Per tutta questa incredibile situazione la FSI USAE lancia un forte grido di allarme e di rabbia a questa politica inerte ai bisogni dei cittadini e dei lavoratori e alle istituzioni preposti per questo silenzio di connivenza e auspica che venga presa una posizione forte affinchè si crei un forte binomio tra sanità privata e pubblica al fine di permettere ai cittadini di potersi curare nella propria Regione aumentare le piante organiche degli ospedali pubblici e salvaguardare i pagamenti in tempi rapidi da parte delle ASP agli imprenditori per mantenere i livelli occupazionali.

Quindi la FSI USAE è pronta a prendere le contromisure unitariamente ai lavoratori e ai cittadini affinchè non vengano mai più nominati Commissari per il piano di rientro e Direttori Generali esterni pagati profumatamente e quasi sempre non sono nemmeno in possesso di un Master Sanitario e nonostante tutto questo grazie alla politica vengono nominati sulla pelle dei cittadini Calabresi e si consegna la gestione della sanità a chi non è in grado di saperla gestire .

Noi come Organizzazione Sindacale siamo pronti ad offrire il proprio contributo contributo con proposte, Idee e progetti per attuare un sistema al contempo Nazionale nelle garanzie, Regionale nella Programmazione e locale nell'erogazione dei servizi che garantiscono i Livelli Essenziali di Assistenza (LEA) per un vero e concreto rilancio del sistema sanitario Calabrese e in particolar modo nel territorio Metropolitano della provincia di Reggio calabria dove L'ASP Reggina è talmente indebitata che non si riesce a quantificare il deficit".