I lavoratori della “Campus gestioni”, addetti alla manutenzione degli impianti nella struttura dell’Università degli Studi “Magna Grecia” di Catanzaro e dell’azienda ospedaliero-universitaria “Mater Domini”, annunciano lo stato di agitazione

I lavoratori della "Campus gestioni", addetti alla manutenzione degli impianti nella struttura dell'Università degli Studi "Magna Grecia" di Catanzaro e dell'azienda ospedaliero-universitaria "Mater Domini", annunciano lo stato di agitazione. La decisione è arrivata al termine dell'assemblea che si è tenuta Lunedi 2 DICEMBRE, alla presenza del segretario generale della Fiom Cgil Calabria Massimo Covello e del segretario della Fiom territoriale Antonio Callà e scaturisce in primo luogo dalle forti preoccupazioni a riguardo del possibile cambio di appalto dei loro servizi di cui formalmente si ignorano tempi, contenuti e modalità. Sul cambio appalti l'obbiettivo che si rivendica è l'applicazione delle clausole sociali, garantendo la tenuta degli attuali livelli occupazionali, il rispetto del CCNL in essere, ricordando che il servizio di che trattasi è prettamente specialistico e dedicato per la tipologia di settore (tecnologico -ospedaliero) e che i lavoraori in questione svolgono la suddetta attività da molteplici anni. Tra gli altri motivi della proclamazione dello stato di agitazione ci sono le gravi inadempienze contrattuali dell'azienda, a partire dai reiterati ritardi nel pagamento delle spettanze maturate. Una situazione, questa, che ormai si ripete nel tempo, creando gravi disagi ai lavoratori ed alle loro famiglie, e soprattutto nel totale silenzio della stessa azienda sanitaria, ente appaltante dei servizi. "Sul tema del cambio appalti, come Fiom Cgil, in nome e per conto dei lavoratori, abbiamo provveduto per ben due volte a chiedere formalmente un incontro con la direzione generale dell'Ente appaltante, al fine di chiarire ogni perplessità al riguardo. Ma per ben due volte, le nostre richieste sono rimaste lettera morta. A questo punto, non rimane altro da fare che rivolgerci direttamente al Prefetto di Catanzaro, al quale chiediamo un incontro urgente, con il coinvolgimento di tutte le parti in causa, al fine di dirimere al più presto una situazione che rischia di diventare esplosiva. Come organizzazione sindacale, in accordo con i lavoratori, annunciamo sin da ora di essere pronti a mettere in campo ogni forma di protesta a tutela dei diritti e della sicurezza occupazionale" afferma una nota della FIOM.

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