La ministra Bonetti in visita al Centro calabrese di solidarietà: "Le famiglie possono avere fiducia nella ripartenza"

BONETTI A CATANZARO"Le famiglie possono avere quella fiducia necessaria per affrontare anche i mesi che ci attendono, mesi di ripartenza per il Paese". Lo ha detto il ministro per la Famiglia e le Pari opportunità, Elena Bonetti, a Catanzaro, nel corso della sua visita al Centro calabrese di solidarietà, struttura da oltre 30 anni in prima linea nell'assistenza e nel sostegno alle persone fragili e alle donne vittime di violenza.

Bonetti, accompagnata dalla senatrice di Italia Viva Silvia Vono, è stata accolta dalle operatrici del Centro calabrese di solidarietà, con in testa la presidente Isa Mantelli: presente anche il sindaco di Catanzaro, Sergio Abramo. "Sono molto onorata e contenta - ha esordito Bonetti - di iniziare questa vista in questa terra meravigliosa, la Calabria, da un centro che si occupa di prossimità e sostegno alle fragilità, in particolare alle donne vittime di violenza e ai loro figli. E' una realtà straordinaria, a cui - ha detto il ministro - voglio manifestare la mia solidarietà, per i danneggiamenti subiti, ma soprattutto la riconoscenza perché i presidi nei territori, i centri antiviolenza e le case rifugio rappresentano quella rete fondamentale per salvare la vita delle donne, le troppe donne ancora oggi vittime della violenza maschile, soprattutto in ambito domestico. La pandemia purtroppo ha aggravato questo fenomeno".

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Bonetti ha evidenziato che "abbiamo messo a disposizione strumenti straordinari, sia di carattere economico e finanziario a sostegno di questa rete sia di diffusione del numero 1522 per le richieste di aiuto. Sono esplose le richieste di aiuto, e questo è in realtà il segno che le donne si fidano dello Strato e della comunità per essere aiutate e lo Stato e la comunità hanno il volto di queste realtà bellissime come questa". Il ministro per la Famiglia ha poi sottolineato che "la resistenza contro il coronavirus ha avuto il volto delle donne, il 70% di chi era obbligato ad andare al lavoro era donna". La Bonetti si è infine soffermata sul ruolo delle famiglie che - ha evidenziato il ministro - "hanno permesso al Paese di reggere, sono state il luogo della cura, dell'educazione e del lavoro. Oggi non ci troviamo più nelle condizioni di gennaio, abbiamo presidi sanitari organizzati, terapie intensive diffuse e già pronte. Auspichiamo che, laddove dovesse esserci una ripartenza, sapremo intercettare per tempo il fenomeno e poi mettere in campo tutti quegli strumenti, anche straordinari, che via via abbiamo anche implementato e perfezionato in questi mesi, ahimè direttamente sul campo ma alla fine ne siamo usciti. Credo - ha concluso Bonetti - che le famiglie possono avere quella fiducia necessaria per affrontare anche i mesi che ci attendono, mesi di ripartenza per il Paese, sapendo che dobbiamo rispettare le regole e ancora presidi di attenzione ma al tempo stesso superare quella paura e quel blocco, perché il nostro paese si candida a essere pronto ad affrontare eventuali difficoltà che potrebbero arrivare".