Consegnata targa di Città del Vento alla ministra Lucia Azzolina in visita a Catanzaro

«Alla ministra Lucia Azzolina, sperando in un nuovo anno scolastico in cui si torni a parlare di virus solo durante l'ora di Scienze...». Con queste parole, anche il circolo Acli "Città del Vento" di Catanzaro, ha voluto lasciare un messaggio calabrese, di ottimismo e solidarietà, alla ministra dell'Istruzione Lucia Azzolina in visita nella nostra regione.

Lo ha fatto imprimendolo su un targa ricordo che è stata consegnata dal presidente Alessandro Astorino, da qualche anno alla guida di questa associazione di promozione socio-culturale molto attiva sul territorio di Catanzaro e nei suoi immediati dintorni.

Un messaggio «che vuole essere un auspicio di ritorno alla normalità, in cui la Scuola, approfittando di questa crisi e perfino trasformandola in positivo, si riappropri del suo ruolo di protagonista nella vita dei nostri giovani, riscoprendo pienamente i valori della cultura e del sapere che nell'ultimo ventennio sono stati messi un po' da parte a vantaggio di una Scuola votata alla preparazione al lavoro piuttosto che alla vita. A partire dalle "tre i" di Berlusconi e della Gelmini: inglese, informatica e impresa, con alla base un progetto di Scuola ridotta a formazione professionale per le aziende. Una funzione questa che, come Acli, abbiamo sempre cercato di mettere a disposizione dei giovani e meno giovani, con una formazione professionale continua, ma solo dopo aver acquisito una formazione culturale di base nella Scuola ed essere perciò ufficialmente dichiarati "maturi" dopo l'esame di Stato, con la sola eccezione dei drop-out scolastici che dovrebbero essere un caso limite e non considerati cosa normale».

Queste le riflessioni del presidente Astorino su un sistema scolastico e della formazione professionale che nell'ultimo ventennio si sono «pericolosamente confusi, con il rischio di voler creare sui banchi di scuola solo dei lavoratori e non, com'è nella grande tradizione pedagogica italiana, uomini e donne prima di tutto, che poi saranno anche ottimi lavoratori, come vorrebbe la nostra Costituzione, ma più consapevoli e padroni del proprio futuro».

La ministra ha apprezzato la targa di Città del Vento, ed è andata via dalla Calabria con questo piccolo ma importante segno di vicinanza al suo impegno e alla sua difficile "missione".

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