San Giovanni in Fiore (Cs), PSI al sindaco Belcastro: “I franchi tiratori sono nel Pd”

"In riferimento alle ultime vicende verificatesi nel corso della seduta del Consiglio Comunale del 27.05.2020 e alle dichiarazioni rese dall Sig. Sindaco della città, Giuseppe Belcastro, rese pubbliche dal suo profilo Facebook e riportate dalla stampa, , il Partito Socialista di San Giovanni in Fiore precisa quanto segue: i consiglieri Comunali del PSI, Luigi Foglia e Mosca Giovambattista, hanno sempre tenuto un comportamento, in seno al Consiglio Comunale, leale e confacente a tutte le decisioni intraprese dalla maggioranza PD+PSI, gli stessi si sono attenuti ed hanno votato in Consiglio ciò che si era stabilito e concordato nella riunione della maggioranza; il Sindaco, faccia bene a rivolgersi verso i consiglieri comunali del suo Partito, il PD, per identificare i tre franchi tiratori. Il PSI, con nota del 21.05.2020, ha chiesto un incontro urgente al Sindaco per rilanciare alcune problematiche di fine legislatura, rimanendo in attesa di conoscere la data dell'incontro. Al Sindaco, Giuseppe Belcastro, ribadiamo che il PSI è stato il suo alleato fedele e lo sarà ancora se si deciderà insieme di portare a termine questa esperienza amministrativa".

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E' quanto si legge in una nota del Partito Socialista di San Giovanni in Fiore, in relazione a un post del sindaco Belcastro, nel quale si legge: "Mi corre l'obbligo, per il ruolo che svolgo, chiarire quanto è successo oggi in consiglio. All'ordine del giorno c'era la nomina del collegio dei revisori dei conti. I consiglieri di maggioranza decidono insieme e democraticamente di votare il Presidente sorteggiando dall'apposito elenco il nome del professionista a cui affidare l'incarico. In Consiglio comunale, però, scelgono di non rispettare quello che loro stessi avevano deciso di fare. Un atteggiamento vergognoso, lasciatemelo dire! C'è un solo nome per descriverli: franchi tiratori. Chi si nasconde nel segreto dell'urna per inviare segnali politici senza avere il coraggio e la responsabilità di affrontare eventuali problemi, non può rappresentare i cittadini. Chi pensa di tenermi sotto scacco si sbaglia di grosso. Io sono stato a disposizione della mia città, non mi sono mai fatto pregare da nessuno, piuttosto, con umiltà ho ascoltato tutti e se necessitava chiedere ho chiesto. Ho lavorato per il bene dei miei concittadini perché sono loro a dover essere serviti da me. La politica ha bisogno di uomini saldi, costanti e stabili che esprimano anche il dissenso ma con parole chiare e leali. Forse di questi individui si sente la mancanza ma non mi piace la politica cannibale che pur di ottenere lo scopo mangerebbe uomini e donne a pranzo e a cena. A questo punto mi serve pensare perché serve decidere".