Fase 3, Sposato (Opi Cosenza): “Poliambulatori non sono pronti, Regione continua a non fornire dispositivi di protezione individuale”

Continuano ad arrivare mascherine da consegnare e gli infermieri, impegnati in prima linea attraverso l'Opi e tutto il direttivo dell'Ordine, continuano a distribuire nei presìdi ospedalieri e nei luoghi del bisogno.
"Ringraziamo per questo il movimento Cosenza prima di tutto con cui si collabora da tempo. Consegneremo i dpi e le altre mascherine anche nei poliambulatori", afferma in una nota il presidente Fausto Sposato.

A proposito dei Poliambulatori: "Pensiamo ad una riapertura che ancora, però, appare difficile. In molti luoghi non sussistono ancora le distanze, cerchiamo di recuperare il pregresso. Ma se la regione Calabria continua a non fornire altri Dpi gli stessi laboratori sono a rischio, così come gli operatori. Le condizioni di sicurezza prima di ogni cosa", questo il messaggio dell'Opi che vuole porre l'attenzione su una questione primaria.

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L'ennesimo grido d'allarme del presidente Sposato: "Arriviamo alle riaperture degli ambulatori medici ma mancano le cose basilari. Si deve programmare per tempo, soprattutto in questi periodi e con queste dinamiche. L'Opi è vicina ai colleghi ed ai cittadini che devono recarsi nelle strutture in estrema sicurezza ma possiamo affermare che non si è pronti, ancora. È evidente dunque insistere sulle nuove ed attese assunzioni, le risorse non bastano. Per rispettare le disposizioni dei decreti occorre altro personale, soprattutto in vista del periodo estivo. Abbiamo chiesto alla Santelli di istituire un fondo per gli operatori sanitari: un gesto verso chi ha lottato a mani nude in condizioni spesso drammatiche e non consone", spiega Sposato.

Le aziende private che hanno donato altre mascherine, insieme al movimento 'Cosenza prima di tutto', sono: Mpm delma (Rende), "Gli artigiani del riposo" (Oriolo) e "Sartoria Diadema" (Montalto).
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