Il consorzio di tutela vini del Terre di Cosenza DOP chiama a raccolta tutto il mondo dell'agroalimentare

Si svolgerà a Villa Rendano nel centro storico di Cosenza l'evento che rappresenta il primo appuntamento comune in attesa di una normalizzazione post Covid dell'associazione dei vitivicoltori cosentini che raccoglie le 40 aziende del territorio provinciale.

Il consorzio, guidato da Demetrio Stancati dell'azienda Serracavallo, da 8 anni gestisce la nuova denominazione che ha messo a sistema tutto il territorio della provincia di Cosenza e raggruppa le 7 denominazioni preesistenti (Pollino, Donnici, Colline del Crati, Esaro, Verbicaro, San Vito di Luzzi e Condoleo) divenute sottozone della Dop sotto l'unica insegna Terre di Cosenza DOP per un totale di 500.000 bottiglie prodotte.

Negli ultimi mesi i produttori hanno registrato con grande entusiasmo anche l'ufficializzazione del vitigno storico, il Magliocco Dolce che ha rappresentato un fatto importantissimo, che sancisce il motivo della strategia dell'unica DOP provinciale, quale elemento identitario comune dell'intero territorio vitivinicolo cosentino.

Il consorzio riparte con la consapevolezza che ora è definitivamente attrezzato a confrontarsi sul mercato, complesso e complicato, molto selettivo sul piano del rapporto prezzo qualità, e molto attento agli aspetti storico-culturali che accompagnano le produzioni vitivinicole, e agroalimentari in generale.

Un aspetto dirimente, questo, che sposta il piano della competizione sulla capacità di un territorio a "FARE SISTEMA", a proporsi quale luogo esperienziale autentico, capace, per questo di attrarre il consumatore non solo per la qualità dei vini (che ormai è diventato un prerequisito), ma per la capacità di allestire intorno al vino e all'enogastronomia, un contesto emozionale "organizzato". Vuol dire che non basta avere i buoni vini, il buon cibo, la storia, la cultura, l'ambiente, le persone, ma bisogna essere in grado di far interagire tutti questi elementi e proporli al mercato in maniera integrata e organizzata.

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Per questa nuova fase del territorio ha chiamato a raccolta tutti gli attori del comparto, i produttori di vino e i prodotti agroalimentari identitari rappresentati dai consorzi di tutela dei Salumi di Calabria Dop, del Caciocavallo Silano Dop, della Liquirizia di Calabria Dop, dei Fichi di Cosenza Dop, dell'Olio Bruzio Dop, delle Clementine di Calabria Igp, del Limone di Rocca Imperiale Igp e dell'Olio di Calabria Igp.

I produttori dell'enogastronomia cosentina vogliono ragionare e fare squadra con le istituzioni del territorio e all'evento in programma il 16 luglio prossimo ci saranno i rappresentanti dei 6 GAL, i gruppi di azione locale del Cosentino che stanno animando i sub-terrori provinciali (Riviera dei Cedri, Sibaritide, Pollino, Sila, Valle Crati e Sts -Savuto-Tirreno-Serre) e i vertici della Camera di Commercio di Cosenza.

Destinatari e interlocutori privilegiati di questo sistema saranno i massimi rappresentanti del governo regionale rappresentanti dagli assessori all'agricoltura Gianluca Gallo e al turismo Fausto Orsomarso e il presidente della giunta regionale Jole Santelli.

L'evento si concluderà con un momento conviviale con i banchi di assaggio dei produttori di vino e le preparazioni con i prodotti identitari del territorio realizzati dall'Associazione Provinciale Cuochi di Cosenza e il pizzaiolo Daniele Campana.