“Adesso con il nuovo Governo c’è uno che si chiama Minniti, una brutta persona”

lucanominnitidi Claudio Cordova - La polemica con l'attuale ministro degli Interni, Matteo Salvini, è nota. E da più parti, nel Partito Democratico, si è presa posizione al fianco del sindaco di Riace, Mimmo Lucano, contro le azioni definite razziste di Salvini. Il pensiero di Lucano potrebbe però adesso creare grossi imbarazzi all'interno dei Dem.

Dalle carte dell'inchiesta "Xenia", che ha portato agli arresti domiciliari Lucano, emerge però cosa il sindaco dell'accoglienza pensasse del predecessore del leader leghista, al Viminale, Marco Minniti, esponente di quel Partito Democratico che ha sostenuto pubblicamente Lucano nel suo modello di accoglienza.

Nel corso dell'attività di indagine sarebbe emersa la particolare spregiudicatezza del Sindaco Lucano, nonostante il ruolo istituzionale rivestito, nell'organizzare veri e propri "matrimoni di convenienza" tra cittadini riacesi e donne straniere, al fine di favorire illecitamente la permanenza di queste ultime nel territorio italiano.

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Sul punto, particolarmente significativi appaiono i dialoghi intercettati dalla Guardia di Finanza, ad esempio, in merito all'illecita organizzazione del matrimonio di una cittadina straniera cui era già stato negato - per ben tre volte - il permesso di soggiorno, in cui il Lucano: "... se ne deve andare, se ha avuto per tre volte il diniego ... ecco perché non lo rinnovano più. Ti spiego dal punto di vista dei documenti lei non può stare ... mica dipende da ... questo purtroppo, dico purtroppo perché io non sono d'accordo con questo decreto, come documenti lei non ha diritto di stare in Italia, se la vedono i carabinieri la rinchiudono ... perché non ha i documenti, non ha niente ... da un punto di vista umano ovviamente le possibilità che ha a Riace di non avere problemi sono più alte, si confonde in mezzo a tutti, però lei i documenti difficilmente ce li avrà, perché ha fatto già tre volte la commissione, ecco perché non rinnovano il permesso di soggiorno, se lei va alla Questura di Siderno se parla di documenti ... io la carta d'identità gliela faccio ... io sono un fuorilegge, sono un fuorilegge, perché per fare la carta d'identità io dovrei avere un permesso di soggiorno in corso di validità ... in più lei deve dimostrare che abita a Riace, che ha una dimora a Riace, allora io dico così, non mando neanche i vigili, mi assumo io la responsabilità e gli dico va bene, sono responsabile dei vigili ... la carta d'identità tre fotografie, all'ufficio anagrafe, la iscriviamo subito ..."

Per spiegare il perché di tutto questo, Lucano alla giovane donna, Joy, spiega così il perché del presunto artifizio: "Adesso con il nuovo Governo c'è uno che si chiama Minniti, una brutta persona, vi mandano via, vi cacciano". Il riferimento è al reggino Marco Minniti, ministro degli Interni con il Governo presieduto da Paolo Gentiloni.

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