‘Ndrangheta, estorsioni a bancarelle e festival a Nicotera: in 10 a giudizio

Giustizia500Tre rinvii a giudizio con rito ordinario e 7 con rito abbreviato. Questa la decisione del gup distrettuale di Catanzaro, Paola Ciriaco, nei confronti degli imputati coinvolti nell'operazione "Maqlub" (che in arabo significa "ribaltamento") della Dda di Catanzaro e dei carabinieri della Compagnia di Tropea. A giudizio anche il boss dell'omonimo clan della 'ndrangheta Antonio Mancuso, 82 anni, di Limbadi (VV) ma residente a Nicotera, ed il nipote Alfonso Cicerone, 46 anni, di Nicotera, quest'ultimo ammesso al rito abbreviato. Si sono costituiti parti civili, oltre a Carmine Zappia (imprenditore di Nicotera vittima di estorsione che ha trovato la forza di denunciare), anche la Regione Calabria e il Comune di Nicotera. Assente la Provincia di Vibo Valentia che pure era stata individuata dalla Dda di Catanzaro quale parte offesa.

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Gli indagati avrebbero tentato di estorcere denaro anche agli ambulanti senegalesi che occupavano uno spazio pubblico nella piazza di Nicotera a due passi dal bar di Cicerone. Lo stesso Alfonso Cicerone avrebbe, inoltre preteso di imporre agli organizzatori della manifestazione musicale "Taranta Festival" a Nicotera la distribuzione di panini non facendo riferimento a persone della frazione Comerconi. (AGI)